mercoledì 16 marzo 2016

Nuovi contatti

Ciao a tutti,
ho miracolosamente recuperato l'attività giusto per dirvi che potete seguirmi su facebook azienda agricola Deperi Luca oppure su famigliadeperi.com o infine su twitter @agr_luca
 
Chi mi avesse scritto senza ricevere risposta è perchè l'indirizzo esposto su rumorsrisparmio non era in uso da un bel pò. Riscrivete a famigliadeperi@gmail.com

domenica 16 febbraio 2014

Come leggere le etichetta dell'olio (seconda parte)



Girate la bottiglia e leggete sul retro,
se trovate scritto (in piccolo ma c'è fidatevi): "miscela di oli comunitari"
significa che in quella confezione c'è olio di provenienza spagnola e greca (cioè quelli europei che costano meno perchè di minor pregio e qualità).
Quello spagnolo è particolarmente pessimo, la varietà utilizzata Picual, passa i test di ammissibilità all'extra vergine perchè "hanno convinto chi dovevano convincere" che quello è il suo sapore;
oli italiani, mi riferisco soprattutto a quelli del centro-nord, che avessero quelle caratteristiche non potrebbero essere classificati quali extra vergine in quanto presenterebbero i difetti di avvinato e riscaldo (essenzialmente il motivo è che gli spagnoli lavorano quantità immense di olive e dopo la raccolta le ammassano per giorni cosìcche queste fermentano dando luogo a processi di ossidazione, le temperature tipicamente calde della Spagna aiutano questo processo di deterioramento).
Questi difetti, pardon, caratteristiche organolettiche tipiche, li troviamo talvolta anche in oli del nostro meridione (territorio in cui va detto, ci sono delle eccellenze produttive). Dipende molto dalla pulizia e modernità del frantoio nonchè dalla tempistica di frangitura delle olive e conservazione delle stesse. E' chiaro che dove fa molto caldo è più difficile ottenere un ottimo olio perchè i processi di ossidazione e fermentazione sono più veloci.

Se sul retro etichetta trovate scritto: "miscela di oli del bacino del mediterraeo"
significa che in quella confezione c'è olio di provenienza nord africana, soprattutto Tunisia e Marocco.
Questo, probabilmente il peggiore degli extra-vergini, è quello certamente prodotto a prezzi inferiori.  

Quindi solo quando trovate scritto "olio ottenuto da olive coltivate in Italia" vi trovate di fronte un olio estratto da frutti italiani. Se ci fosse anche scritto "frante (o molite o lavorate) in Italia" significa che il frantoio è ubicato in Italia.

Ultime righe sulla parola "cultivar" e sul marchio "d.o.p." che in alcuni casi si trova in etichetta.
Con il termine cultivar e/o monocultivar si intende la varietà di olive utilizzata per realizzare quell'olio, è logico che se l'azienda produttrice è ubicata in Liguria, diciamo in provincia di Imperia e viene fatto riferimento alla cultivar Taggiasca (che è un'assoluta tipicità di quella zona) sarete quasi certi che in quella bottiglia ci sarà il frutto franto di quelle terre.
Dico quasi perchè questo vale soprattutto per una piccola azienda agricola, se andiamo nelle grosse produzioni diventa fondamentale la "denominazione di origine protetta" perchè certifica che il contenuto è proprio quello.

Talvolta per una piccola azienda prendere la "dop" per le etichette è troppo sacrificante a livello burocratico (è invece molto semplice avere la dop sulle olive, cioè una stessa azienda agricola può vendere dop le proprie olive ma non il proprio olio), viceversa per una grande azienda senza il marchio "dop" è troppo facile scrivere Taggiasca e riempire il contenitore con altri extra vergine italiani di minor pregio, del resto perchè l'azienda "x" vende l'olio extra vergine Taggiasca dop ad un prezzo ed il Taggiasca ad un altro? Beh, il perchè magari ve lo spiego un'altra volta....


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sabato 15 febbraio 2014

Come leggere le etichette dell'olio (prima parte)



Partiamo da un presupposto fondamentale:
il legislatore (soprattutto quello europeo perchè sono decisioni prese in gran parte a Strasburgo) con le norme sulle etichettature ha cercato di favorire le grosse aziende industriali a discapito degli agricoltori tuttavia il consumatore intelligente, sforzandosi un po', ha comunque la possibilità di sapere cosa compra.

Normalmente ciò che in etichetta sta in bella mostra non va guardato eccezion fatta per la dicitura che classifica il prodotto,
solo ed esclusivamente se trovate scritto: "olio extra vergine di oliva"
significa che in quella confezione c'è olio ottenuto semplicemente da olive. Queste dovrebbero essere state al momento della frangitura sane, non marce nè piene di vermi.
In teoria quest'olio non ha difetti, attenzione è così solo legalmente parlando, alcune lobbies sono riuscite a far passare i difetti per caratteristiche, ne parlerò in seguito. Ad ogni modo, di sicuro l'olio extra vergine d'oliva è fatto con le olive, con i frutti. E la cosa non è poi così banale.

Infatti quando trovate scritto semplicemente "olio di oliva" si tratta di un composto:
olio di oliva raffinato al quale si aggiunge dell'olio di oliva vergine per migliorarne il gusto.

Dunque, cos'è un olio extra vergine d'oliva lo abbiamo detto ma cos'è l'olio raffinato?
Le industrie dell'olio prendono dell'olio di oliva “lampante”, cioè olio che per difetti e gravi alterazioni non è considerato commestibile e necessita di un processo industriale di deacidificazione, deodorizzazione e decolorazione, divenendo così un prodotto assolutamente neutro sia per gusto che per colore. A questo punto aggiungono una percentuale di olio “vergine” di oliva che gli conferisce un minimo di profumo e di gusto e lo commercializzano appunto con la denominazione di olio di oliva. 

Lo scarto solido delle olive lavorate dal frantoio, contiene una quantita' residua di olio che puo andare dal 2 al 4%, per 100 kg di sansa, per recuperare questa percentuale, che non si puo' estrarre con procedimenti meccanici, si ricorre ai sansifici che provvedono all’estrazione affidandosi ad una procedura simile a quella adottata per la produzione degli oli di semi, basata sull’impiego di solventi.
Naturalmente l’olio ottenuto non è commestibile e deve essere successivamente raffinato e corretto, attraverso il procedimento utilizzato per ottenere l’olio di oliva raffinato.
Insomma, idem come sopra.

Dal punto di vista nutrizionale gli oli sottoposti al processo di raffinazione perdono la gran parte delle vitamine e dei minerali, la lecitina, i fitosteroli, e i componenti minori; inoltre hanno alterata una parte degli acidi grassi essenziali, e creano molecole dannose per il nostro organismo.
Di contro, di quanto faccia bene l'olio extra vergine d'oliva ne parlerò in altro momento.

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mercoledì 30 ottobre 2013

Avvocati civilisti cercasi











93 Daspo per Amore, 93 Daspo per passione verso la Sampdoria emessi in un sol colpo dal questore di Livorno.

Unica accusa imputabile aver seguito con regolare biglietto la propria squadra in trasferta.

Una restrizione della liberta' INACCETTABILE, una vergogna per un paese civile, nessun reato solo questo.

Si cercano avvocati civilisti, ll.simo@alice.it

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giovedì 17 ottobre 2013

Va bene risparmiare però....

...cominciare dal liberarli tutti mi pare eccessivo!

Sì certo, sono populista e demagogico; e pure insensibile verso i poveretti che condividono le celle.
E me ne frego dei soldi risparmiati per le sanzioni provenienti dai ricorsi presentati alla corte europea dei diritti dell'uomo.

Per me chi sbaglia deve pagare, sempre. Che sia Ligresti o Pinco Pallo, Berlusconi o Mohamed.

NO AMNISTIA, NO INDULTO


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lunedì 7 ottobre 2013

A parole tutti liberisti, nei fatti retrogradi



Sconfortanti le vicende Telecom e Alitalia di queste settimane... propaganda becera, nazionalcomunismo quale "nuova" ricetta economico-sociale: balle spaziali divulgate da media ipocriti quanto servili. Tutti d'accordo; destra, sinistra, centro, opinionisti e sindacati. Tutti sulle barricate. Come un tempo che fu mentre il mondo è andato avanti.

La compagnia di bandiera non ci serve se non a fare in modo che papponi incapaci percepiscano stipendi d'oro e raccomandati godano di privilegi ingiustificabili.
Gli Stati Uniti d'America non hanno compagnia di bandiera e non mi pare se la passino tanto male....

Su Telecom per fortuna l'ingerenza statale è minore e sono certo la nostra libertà di comunicare, nonchè il potenziale sviluppo del settore delle telecomunicazioni non sia minimamente in discussione perchè arrivano gli spagnoli.

Signori, qui comanda il denaro, comanda il mercato chiacchere non ce ne sono. Non importa un fico secco se la proprietà sia Americana, Europea, Araba o Asiatica o anche fosse Marziana; importa fare business!
Se l'Italia sarà in grado di offrire la possibilità di lavorare, di fare impresa, chiunque sarà ben lieto di investire qui in modo da ricavarne maggiori entrate.

Viceversa se ne andranno altrove. Fatevene una ragione, è giusto così.

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giovedì 6 giugno 2013

2013: come risparmiare sull’assicurazione

Anche per il 2013 le assicurazioni online   sono quelle che applicano i prezzi migliori ma non sempre questo si riflette in un reale risparmio. Negli ultimi anni si è sentito palare sempre più spesso di liberalizzazioni nell’ambito dell’assicurazione rca, ma i provvedimenti messi in atto non hanno quasi mai portato concretamente ad un effettivo risparmio a beneficio degli assicurati. 
Va in oltre fatta una considerazione molto rilevante: risparmiare sulla polizza rca non deve essere inteso nel senso di pagare il premio più basso in assoluto, ma di acquistare la polizza che presenta il miglior rapporto qualità prezzo, ovvero che offre tutto ciò di cui si ha effettivamente bisogno, al costo più contenuto. Per cui non bisogna farsi conquistare dal desiderio di tagliare tutte le voci di costo che non sono obbligatorie o dalla scelta di opzioni che di fatto non rispondono alle esigenze di ogni assicurato, esponendosi al rischio di dover pagare delle notevoli somme in caso di sinistro.


A livello concreto, come ci si può orientare per trovare la polizza meno costosa? 
Per prima cosa bisognerebbe evitare le franchigie, che costringono l’assicurato di farsi carico di somme notevoli in caso di incidente, contro un risparmio di qualche decina di euro. Inoltre bisogna scegliere l’opzione della guida esclusiva solo se effettivamente si è l’unico guidatore. Un’alternativa utile è rappresentata dalla scelta dell’opzione del limite di età dei guidatori (generalmente 28 anni) in quanto si risparmia ma non si va incontro a un vincolo eccessivamente pesante e pericoloso da rispettare.

Se si ha la possibilità di non intestare la polizza a una donna si può risparmiare dal 5% al 20% circa, in quanto, dopo la pronunzia della Corte Ue che ha eliminato i vantaggi delle “polizze rosa”, le assicurazioni hanno capovolto la situazione, rincarando in modo particolare proprio i premi che pagano gli assicurati donna. Dato che fino a poco tempo fa molti per risparmiare mettevano le polizze a nome di mogli, madri, ecc, è meglio modificare la situazione, perché il mercato è cambiato.

 
Anche se con il pacchetto di liberalizzazioni le compagnie di assicurazione devono proporre o comunque rendere accessibili preventivi anche di altre compagnie più convenienti, di fatto questo non si traduce in un effettivo vantaggio per l’assicurato. La strada più sicura attraversa ancora quella dei comparatori di assicurazioni on line, ed eventualmente del “preventivatore” che si trova sul sito dell’Ivass. 
I vantaggi sono due: oltre a tenere sotto controllo il mercato, se si accettano le comunicazioni periodiche, si otterranno messaggi gratuiti con le migliori proposte del momento. Dato che a volte i comparatori hanno accordi con sconti particolari, è consigliato usarne almeno tre per trovare la proposta che meglio si avvicina alle proprie necessità. Non bisogna comunque avere fretta nel decidere, dato che con l’eliminazione del tacito rinnovo non bisogna più rispettare i tempi per la disdetta che non va più data, ci si può guardare intorno fino agli ultimi giorni.


Se si appartiene a una grande azienda o una particolare categoria bisogna guardare se ci sono in corso convenzioni, che sono recentemente aumentate proprio per cercare di trattenere la fuga degli assicurati che ormai possono spostarsi tranquillamente senza limiti. Anzi il rimanere “affezionati” alla propria assicurazione non è mai consigliato: quando è il momento di rinnovare la polizza bisogna cominciare a guardarsi intorno, e se il proprio rapporto con l’assicuratore è davvero molto buono, preventivo alla mano, si può chiedere un miglioramento delle condizioni praticate.


Fonte: Scribox

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giovedì 23 maggio 2013

Da rumorsrisparmio a ilsecoloxix

Il più importante e diffuso giornale della Liguria riprende la denuncia partita da questo blog sul sistema di disfunzioni pubbliche che permette allo Stato Italiano di fare cassa.
(Clicca sulle immagini per ingrandire.)

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mercoledì 15 maggio 2013

Tentata estorsione o immensi coglioni?

Un paio di anni fa ho preso una multa ad Imperia dalla polizia municipale, 166euro.
Naturalmente l'ho pagata prima del termine tramite bollettino postale, era il settembre 2011.
L'altro giorno mi hanno scritto da Equitalia, vogliono per conto del comune di Imperia 412,76euro poichè a Lor Signori quella multa non risultava saldata.

Ho così perso qualche ora di lavoro e mi sono recato presso il comando di polizia municipale di Imperia con il preziosissimo bollettino postale.
Davanti a me c'era una signora, anche lei con il mio stesso problema e mentre ero lì è pure arrivata una telefonata con qualcuno che si lamentava di aver ricevuto una "letterina sgradita" quando la multa era stata pagata. La poliziotta molto candidamente rispondeva che non dipendeva da loro attribuendo la responsabilità a Poste Italiane rea a suo dire, "di non aver fatto pervenire le ricevute di accredito". La stessa poliziotta aggiungeva che sono MOLTISSIME le cartelle di Equitalia, praticamente arrivano a coloro che negli ultimi anni hanno pagato le multe tramite bollettino postale. (A riprova di ciò vi rimando al link di quanto da me scritto il giorno 8 febbraio 2012 ).

Curioso che Poste, Polizia e Comune di fatto alla fine siano riconducibili allo Stato Italiano.
Curioso che alla fine allo Stato Italiano QUESTE DISFUNZIONI CONVENGANO.

Secondo voi, visto che non si tratta di un semplice errore bensì di una "disfunzione costante" ci provano a estorcere denaro ad onesti cittadini tramite il braccio Equitalia oppure sono dei coglioni?
Immensi coglioni oserei rispettosamente dire visto che la disfunzione è cronica ormai da anni?

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martedì 23 aprile 2013

Regno d'Italia sotto Giorgio II



Unica certezza, l'austerity. La troika festeggia, brinda all'inciucio pd-pdl che già aveva portato a Monti e le borse galoppano. Il nome che farà Giorgio II non ha troppa importanza, conta il contenuto e quello è già scritto.

Personalmente mi auguro che almeno il "nuovo" presidente del consiglio non sia Giuliano Amato visto il suo ruolo e operato nel psi craxiano, nella storia d'Italia e considerato il suo recente impegno quale ministro dell'interno, indimenticabile la gestione dell'assassinio di Gabriele Sandri...

Come dicevo in apertura contano poco i nomi a sto punto, Berlusconi è troppo preso dalle sue questioni giudiziarie, il pd da regolamenti interni, le banche han bisogno di garanzie; insomma troppi han bisogno di tempo per i loro interessi particolari.

Da ciò ne verrà fuori un governo che con l'appoggio dei big-media rafforzerà l'austerity. Aumenteranno le tasse e continuerà a diminuire il lavoro. Chi ha la possibilità porti (legalmente sia chiaro!) ciò che può all'estero (Svizzera magari).

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