venerdì 26 febbraio 2010

Saras

pare che i conti di saras non abbiano entusiasmato gli analisti... e il grafico non entusiasma me.... (eufemismo...).

intanto si nota come il trend dal collocamento sia solidamente ribassista.
in aggiunta abbiamo questo evidente testa spalle ribassista che si è formato negli ultimi mesi e che essendo scattato (ai primi di febbraio seppur con volumi bassini) ipotizza un target tecnico teorico in area 1,40euro (l'altezza della testa proiettata sulla neck line al momento della rottura; circa 60centesimi da togliere ai 2,00euro).
poi ovviamente questa non è una figura di inversione di trend...

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giovedì 25 febbraio 2010

Petroldollari, 2.5

proseguo con parsimonia nella pubblicazione del lavoro di mattia e sottolineo come sia particolarmente interessante questo passo. buona lettura.

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Dollaro e signoraggio.

Con l'implosione e la conseguente fuoriuscita dallo scacchiere imperialista del blocco sovietico, gli Stati Uniti si sono trovati temporaneamente come l'unica superpotenza militare, economica e quindi politica.Washington continuava a utilizzare, come per tutti gli anni '80, la forza militare per esercitare il suo dominio sui mercati finanziari e quindi, tramite la speculazione, ad appropriarsi di profitti prodotti in altre parti del mondo. Contemporaneamente, negli stati europei assistevamo ad una riorganizzazione del processo produttivo grazie anche alla rivoluzione del microprocessore, che compensava la recessione con un aumento della produttività. Nonostante gli sforzi, i singoli Stati europei, presi individualmente, non erano assolutamente in grado di tenere testa al gigante americano, considerando anche che l'appropriazione di profitti aumentava e si assisteva ad una fuga del capitale finanziario dai processi produttivi. Si rendeva necessario per il capitalismo europeo contrastare quello americano anche nei mercati finanziari.
I vantaggi che otteneva il dollaro dal ruolo di moneta egemonica negli scambi internazionali erano sostanzialmente tre:
maggior protezione dalla fluttuazioni del valore della moneta,
signoraggio
e finanziamento automatico (anche se il signoraggio e il finanziamento automatico della bilancia dei pagamenti sono estremamente vincolati).
Per quanto riguarda il primo, anche in caso di svalutazione del dollaro rispetto alle altre monete, non si assisterebbe ad un aumento dei prezzi dei prodotti primari per gli Stati Uniti, perché lo scambio di questi beni avviene in dollari. I prezzi interni degli USA sono quindi relativamente immuni dalle fluttuazioni del cambio.
L'indicizzazione del prezzo del petrolio in dollari ha permesso, per esempio, che la volatilità del prezzo del greggio fosse minore per i compratori statunitensi rispetto agli europei o ai giapponesi. Per altri versi, anche i debitori americani non corrono il rischio di essere danneggiati da un cambiamento nel valore della moneta con cui è emesso il debito, mentre in qualsiasi altro paese l'indebitamento in moneta straniera può portare al fallimento di molte imprese nel caso di una svalutazione.
Il secondo beneficio economico che comporta il fatto di essere la moneta internazionale è il signoraggio: la possibilità di emettere banconote (cioè carta) con un costo minimo e di scambiarle con beni e servizi. La Federal Reserve si è comportata come la banca centrale mondiale dal 1945, agendo con le facoltà che ha una banca centrale sul suo territorio nazionale e che ha permesso al governo americano di godere del privilegio esclusivo di poter emettere denaro per pagare spese per importazioni di beni e servizi, per investire all'estero e per finanziare le spese militari.Secondo gli accordi di Bretton Woods il dollaro era la moneta internazionale ma gli altri paesi avevano un cambio fisso del dollaro con l'oro e la possibilità di scambiare in qualsiasi momento i dollari in oro. Questo per evitare che gli Stati Uniti agissero come banca centrale mondiale finanziando il proprio deficit con l'emissione di nuova moneta. Tuttavia, il deficit nella bilancia dei pagamenti statunitense è allo stesso tempo la fonte della liquidità del commercio internazionale.
Generalizzando, il signoraggio è la differenza tra il valore intrinseco della moneta e il valore nominale, ma questo meccanismo non è identico a livello nazionale e internazionale e non ci sono neanche interpretazioni unanimi sul concetto di signoraggio internazionale. L'interpretazione più diffusa di signoraggio internazionale considera i dollari in possesso di soggetti stranieri come un prestito senza interessi fino a che questi dollari non ritornano negli Stati Uniti per essere scambiati con beni e servizi statunitensi, oppure come un guadagno nel caso in cui questi non ritornino negli USA. Secondo questa interpretazione, per calcolare i benefici del signoraggio bisognerebbe calcolare quanto il governo degli Stati Uniti avrebbe dovuto pagare se gli altri paesi avessero avuto buoni del Tesoro invece di dollari.
Il terzo vantaggio ma intimamente legato col secondo, consiste nel finanziamento automatico del deficit della bilancia dei pagamenti. Accettando i dollari gli investitori stranieri offrono un prestito virtualmente automatico per finanziare il deficit americano. Secondo alcuni economisti, questo terzo vantaggio non è che un'altra forma di intendere il signoraggio internazionale.
Elencando i vantaggi del signoraggio internazionale nella definizione più estensiva, si può dire che gli Stati Uniti beneficiano del ruolo del dollaro con la possibilità di scambiare pezzi di carta privi di valore (o i loro equivalenti elettronici) con beni e servizi reali; ottengono una maggior liquidità dei Buoni del Tesoro statunitensi, ottengono di fatto prestiti senza interesse; possono finanziare la propria bilancia dei pagamenti automaticamente; ottengono un guadagno dalla differenza tra i benefici ottenuti dai prestiti a lungo termine finanziati con debiti a breve termine con tassi di interesse inferiore (i buoni del Tesoro).

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€URO 2016? NO GRAZIE

molto interessante e onesto questo articolo pubblicato da il messaggero
e a tal proposito ecco i divieti odierni.


Per i seguenti incontri, considerati ad “alto rischio”, si è determinato per la chiusura del settore ospiti:

“Enna – Campobello di Licata” (dilettanti) del 28/2/10, con vendita dei tagliandi nella sola provincia di Enna;
“Cisco Roma – Juve Stabia” (Lega Pro) del 1/3/10, con vendita di tagliandi nella sola regione Lazio;
“Bologna – Napoli” (Serie A) del 7/3/10, con vendita dei tagliandi nella sola regione Emilia Romagna;
“Inter – Genoa” (Serie A) del 7/3/10, con vendita di tagliandi nella sola regione Lombardia;
“Hellas Verona – Reggiana” (Lega Pro) del 7/3/10, con vendita dei tagliandi nella sola regione Veneto;
“Paganese – Arezzo” (Lega Pro) del 7/3/10, con vendita dei tagliandi nella sola regione Campania;
“Taranto – Foggia” (Lega Pro) del 7/3/10, con vendita dei tagliandi nella sola provincia di Taranto;
"Barletta – Catanzaro” (Lega Pro) del 7/3/10, con vendita dei tagliandi nella sola regione Puglia;
“Rosarno – Hinterreggio” (dilettanti) del 7/3/10, con vendita dei tagliandi nel sola Comune di Rosarno;
“Turris – Ischia” (serie D) del 7/3/10, con vendita dei tagliandi nel Comune di Torre del Greco.


Per la gara “Milan – Atalanta” (serie A) del prossimo 28 febbraio, per la quale era stato determinato il divieto di trasferta per i tifosi bergamaschi, il Comitato, preso atto dell’impegno manifestato dall’Atalanta e considerato il comportamento tenuto dalla tifoseria nerazzurra negli ultimi incontri, ha rideterminato la misura della vendita di un solo tagliando per spettatore ospite con incedibilità dello stesso.
(bene! una buona e apprezzabile apertura, ora quelli che andranno che abbiano l'intelligenza di non fare casini)

La gara “Juve Stabia – Noicattaro” (Lega Pro) del 7/3/10 si svolgerà in assenza di spettatori.


ricordo il gruppo facebook
€URO 2016? NO GRAZIE!

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mercoledì 24 febbraio 2010

Fastweb



diversi di voi mi hanno chiesto un parere su fastweb all'indomani del terremoto giudiziario.

beh, difficile avere un'opionione in proposito... la società tramite i grandi azionisti si è dichiarata parte lesa e a quanto si dice i bilanci sarebbero sani il problema però è che siamo in italia, la patria dei cirio, parmalat, giacomelli, ricucci, coppola, fiorani e via discorrendo dunque un pò di allarme è ovvio ci sia.

inoltre il danno d'immagine è indiscutibile.. valentino rossi e paolo cevoli credo avranno presto nuovi spot da girare...

i volumi nel crollo di ieri non sono stati devastanti, d'accordo più alti rispetto agli ultimi tempi ma c'è di meglio segno che i pezzi grossi non hanno operato granchè. stamani invece l'apertura in profondo rosso secondo me è più che altro dovuta ai piccoli azionisti che sentendo i tg ieri sera si sono precipitati in banca di buon ora... e stando alla chiusura hanno fatto male visto che il titolo ha messo a segno una seduta tutta in rimonta.


io come al solito mi affido ai grafici, in mezzo ad un mare di "si dice" quelli sono gli unici che non mentono.

prima cosa da notare attraverso lo storico è la mega inculata presa dagli investitori della prima era a dimostrazione che mediare mediare mediare può riservare sorprese straordinarie.... (mentre dico ciò sto pensando ad un tale che tutto tronfio mi diceva "eh ma io sono entrato a 50euro, poi ho mediato a 25euro, non mi fregano". noooooo sei troppo furbo tu per farti fregare dal mercato!)

io dico sempre una cosa, voi prestereste denaro ad un'attività anche piccola chessò un negozio, un bar, un ristorante che senza crisi economiche globali perde più di quanto guadagna? no ovviamente a meno che non si abbiano in mente clamorose novità gestionali. e allora perchè investire su un titolo che storicamente perde? secondo voi le banche e i grossi in generale investono su chi perde o su chi guadagna? la risposta sta nella domanda. ovviamente investono su chi guadagna e quello è il motivo per cui un titolo guadagna.

certo ci sono le storie di rilancio industriale fantastico ma per una, mi viene in mente ducati, ce ne sono una marea che invece fanno un costante rinnovo dei minimi.

inoltre faccio notare un'altra cosa, tecnica. l'accelerazione arriva sempre, sottolineo sempre, nella direzione in cui non ci sono supporti/resistenze importanti. non siamo capaci ad individuare i supporti e le resistenze? benissimo. ci sono le medie mobili che sono supporti e resistenze a seconda dei casi; dinamici cioè variano al variare del prezzo.

ebbene, fate caso, l'accelerazione se il prezzo viaggia sotto le medie mobili arriva sempre al ribasso. viceversa se il prezzo viaggia sopra le medie mobili l'accelerazione da ricordare arriva solo al rialzo. è sempre stato così, il crollo dell'11 settembre arrivò con gli indici che viaggiavano sotto le medie mobili. le opa arrivano sempre quando i prezzi viaggiano sopra. c'è un cazzo da fare, è così.

dal titolo me ne sto alla larga. se facessi scalping stasera resterei long ma scalping non lo faccio.

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martedì 23 febbraio 2010

I morti della crisi

ennesima tragedia del lavoro, un imprenditore padovano si è suicidato domenica e la lista nera e nascosta di chi schiacciato dalla crisi ha deciso di togliersi la vita si allunga.
negli scorsi mesi ho letto di gente che addirittura si è data fuoco ma sono sempre notizie non cagate dai big dell'informazione... emergono appena appena quelle più clamorose.
del resto ammettendo queste storie implicitamente si dice che la crisi c'è. e ciò evidentemente è bene non dirlo. bisogna parlare di altro, mica dei buchi pazzeschi di questo sistema...
è un pò la stessa tattica che usa "mugugno": fare casino per distogliere e parlare di altro.

capisco anche che più si parla di crisi e più questa viene percepita perciò in teoria almeno in parte comprendo il "state zitti". mi è capitato di parlare con gente che lavora sotto lo stato e che si lamenta della crisi... o testa di cazzo, ma davvero a te sono cambiate le cose? lo stato forse non ti paga più? o il tuo problema è che non riesci più a fare i lavoretti in nero? (nel caso del tipo con cui parlavo credo fosse questo il problema...).

il guaio però è che lo stare zitti, o peggio, "il tutto va bene, ne siamo fuori" fa sentire ancora più soli e disperati chi ha perso e sta perdendo tutto. e magari li fa pure sentire in colpa.

ad ogni modo qualunque cosa succeda non fate sta cazzata! a cosa serve suicidarsi? è semmai una resa che non tocca il politico, nè il giornalista, nè il banchiere, nè il sindacato, nè confindustria. è un "togliere il disturbo". ma il disturbo sono loro!!
potete fare una marea di cose, non c'è il caso che le stia ad elencare anche perchè alcune potrebbero essere lette quale "istigazione" ma se non altro posso dire espatriate, in mezzo mondo con tre spiccioli tre farete i signori. e magari avrete il piacere di incontrare un silvio scaglia, un gaucci, un craxi ecc...

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domenica 21 febbraio 2010

Gli spari sopra

semplicemente meraviglioso lo stralcio degli spartiti da parte dei professori d'orchestra al festival di san remo.
sì perchè gli esperti di musica sono indubbiamente loro ma i loro giudizi sono una goccia nel mare rappresentato dal voto dell'italiano ignorante e facilone medio.

è esattamente come per il voto politico,
"La Democrazia esiste laddove non c'è nessuno così ricco da comprare un altro e nessuno così povero da vendersi". Jean-Jacques Rousseau.

oppure se preferite,
"Cento che agiscano sempre di concerto e d'intesa gli uni con gli altri trionferanno sempre su mille presi uno a uno che non avranno alcun accordo tra di loro". Gaetano Mosca ne "La classe politica"

infatti nella migliore delle ipotesi (cioè quando non illegalmente comprato) il voto del cittadino singolo, libero, si diversifica e si disperde, proprio perché libero laddove gli apparati dei partiti prima scelgono i candidati e poi, facendo blocco, anche gli eletti (nel sistema maggioritario o nel proporzionale con liste di preferenza preordinate, come quello adottato recentemente in italia, non devono prendersi neanche questo disturbo: gli eletti sono scelti e calati direttamente dall'alto).
il voto di opinione, cioè quello veramente libero e ragionato non ha alcun peso rispetto a quello organizzato che si può avvalere e ingloba quello "idiota" come per osmosi; come la pubblicità fa vendere anche un prodotto schifoso di più di quello buono così il sistema mediatico canalizza in modo sistematico.

"Oserei dire che l'unica vera opinione è quella di coloro che non votano perché hanno capito, o credono di aver capito, che le elezioni sono un rito cui ci si può sottrarre senza danni". Norberto Bobbio

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venerdì 19 febbraio 2010

Più inquiniamo e più business facciamo (fanno)

a chiamparino e alla moratti se non altro va dato il merito di essere riusciti a far parlare dell'inquinamento cittadino, settimane e settimane di soglia oltre il limite non bastava più... comunque dubito si voglia realmente fare qualcosa. se inquinassimo di meno vorrebbe dire che spenderemmo di meno dal punto di vista energetico. ergo non a tutti la cosa starebbe bene (e pure il dio pil ne risentirebbe..).

secondo un recente studio nella città di genova, una "striscia sul mare" dunque molto soggetta ai venti e con poco ristagno dell'aria e per di più ormai priva di industrie, nel 2009 ci sarebbero stati 260 decessi riconducibili direttamente allo smog.
se fosse vero a milano e torino città industriali per eccellenza nonchè "rotonde in mezzo alla pianura" quanti sarebbero i morti da smog?

al di là di blocchi auto che non risolvono il problema bisognerebbe fare un lavoro più ampio.
esempio: doppi vetri in tutte le abitazioni ed uffici; ristrutturazione di edifici ad alta dispersione di calore (con i moderni strumenti tecnologici è possibile valutare quanto un edificio rilascia in termini di calore il che significa più riscaldamento ovviamente); forme di produzione energetica pulita; riscaldamenti più bassi, cioè meno camice e più maglioni. inoltre mettere uno stop all'ampliamento delle periferie male non sarebbe di certo ma se la gente va in campagna e si fa un pò di orto altro danno all'economia.

il problema è che sono tutte misure sì fattibili ma con un ritorno economico esclusivamente di breve termine. nel medio "conviene" continuare su questa strada perchè più inquiniamo e più spendiamo.
e più spendiamo più il pil cresce.

per dire a che punti siamo arrivati: in molte stazioni ferroviarie troviamo decine di televisori che trasmettono ininterrottamente messaggi pubblicitari. avete idea della spesa? per fabbricarli, impiantarli e per tenerli accesi 24ore su 24? il tutto per cosa? per invogliarci a spendere di più in snack e cazzatine varie. ha senso tutto ciò?
e la spesa per le luci natalizie che addobbano le strade ha senso? a parte invogliarci a spendere dico, che senso hanno?
entrare in un megastore per elettrodomestici con decine e decine di televisori accesi che senso ha? il concessionario di auto tiene i veicoli tutti sempre accesi per caso? (belin non vorrei aver dato un'idea...)
e si potrebbe andare avanti all'infinito con questi sprechi che rappresentano costi per la nostra salute e il nostro portafoglio e un business per pochi. peccato siano quei pochi ad avere le mani nelle stanze dei bottoni... (e poi qualcuno si crede che votando....).

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Euro 2016? No grazie

ecco le disposizioni di ieri del casms
(anticipo già che è tornato l'hockey pista!!!!
e ricordo il gruppo facebook no euro 2016)


Confermata nella riunione odierna del CASMS, Comitato Analisi per la Sicurezza delle Manifestazioni Sportive, la linea di rigore contro le tifoserie più violente; in particolare, e con riferimento alla riunione straordinaria del 15 febbraio, l’organismo collegiale ha ribadito, per le gare “Bologna – Juventus”, ” Siena – Napoli”, “Napoli – Roma”, “Genoa – Udinese”, “Juventus – Palermo” e “Genoa – Bologna”, il divieto di introduzione di striscioni non strettamente attinenti al messaggio sportivo, ancorché precedentemente autorizzati.

Per tutti gli altri incontri restano confermate le disposizioni già in vigore dettate con la determinazione dell’Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive dell’8 marzo 2007 n. 14.

Il Comitato ha altresì determinato la chiusura del settore ospiti per i seguenti incontri, considerati ad “alto rischio”:

“Torino - Salernitana” (serie B) del 20/2/10, con vendita biglietti ai soli residenti Regione Piemonte;
"Reggina - Frosinone" (serie B) del 27/2/10, con vendita biglietti ai soli residenti Regione Reggio Calabria;
“Arezzo - Foligno” (Lega Pro) del 28/2/10, con vendita biglietti ai soli residenti Regione Toscana;
“Pro Vasto - Fano” (Lega Pro) del 28/2/10, con vendita biglietti ai soli residenti Regione Abruzzo;
“Mazara - Trapani” (Dilettanti) del 28/2/10, con vendita biglietti ai soli residenti nel comune di Mazara del Vallo (TP);
“Amatori Sporting Lodi - Valdagno” (Hockey su pista) del 2/3/10, con vendita biglietti ai soli residenti della provincia di Lodi.


Per la gara ““Milan - Atalanta” (Serie A) del 28/2/10, in considerazione dell’accesa rivalità tra le due tifoserie, il Comitato ha determinato la chiusura del settore ospiti e la vendita biglietti ai soli residenti Provincia di Milano, ad esclusione dei possessori della Tessera del Tifoso; la decisione è stata dettata dal fatto che le due province sono confinanti e che la società del Milan ha già aderito con favore al progetto Tessera del Tifoso, promuovendo la Tessera “Cuore Rossonero”.

Per la gara “Lazio - Fiorentina” (Serie A) del 28/2/10, si è decisa la misura della vendita di un solo tagliando per ciascun spettatore ospite, con incedibilità dello stesso.
Da tutte le misure sono esclusi i possessori della “tessera del tifoso”, rilasciata in conformità alle direttive impartite, nonché gli stranieri non residenti.


18 febbraio 2010

fonte
osservatorio interno

per chiudere il pensiero di Militello di striscia la notizia intervistato da "il secolo xix"

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giovedì 18 febbraio 2010

Euroscettici?


a proposito, questo è lo storico andamento eur/chf non male no?
chiaro, non vale per tutti. certamente se tu hai una classe dirigente tipo quella greca, portoghese, castigliana ecc. da solo non puoi andare da nessuna parte, cioè puoi giusto fare la fine dell'argentina... dunque meglio ancorarsi a bruxelles almeno da tirare a campare.
però è dimostrato anche che se un paese è ben amministrato può benissimo stare fuori dalla moneta unica e tutto ciò che ne consegue come han fatto gli svizzeri.
ps: parentesi, già che ho nominato l'argentina mi viene in mente una cosa che non so se vi avevo detto. l'anno scorso di questi tempi la pay-tv locale non bastava più a pagare i debiti del calcio ma non poteva offrire di più per i diritti televisivi perchè non sarebbe rientrata dell'investimento; ergo il campionato di calcio non poteva partire. allora il governo ben sapendo quanto sia fondamentale il "circenses" ha comprato lui i diritti tv calciofili offrendo molto più del privato in modo da permettere al carrozzone del pallone di tirare avanti e pazienza se aveva pagato un prezzo fuori mercato.

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W la Svizzera

questo è uno Stato coerente.

chiunque maltratta una persona avrà problemi con la Giustizia e non importa che si tratti di gheddafi o di un attore famoso. chi sgarra paga vale per tutti. no che gli stranieri purchè ricchi sono sempre bene accetti e viceversa i poveri... perciò il no all'immigrazione selvaggia è onesto.
no all'unione europea e alle sue sciocche leggine.
sì alla tutela delle produzioni interne.
sì alla tutela della loro cultura e tradizione che non viene svenduta all'impero musulmano.
sì agli investimenti in ricerca ed una scuola e sanità molto efficente.
sì ad una produzione industriale ed agricola di livello eccellente, si punta alla qualità e non alla quantità perchè su quel piano nessun paese occidentale potrebbe reggere la concorrenza sleale dei paesi emergenti.
riescono a far convivere un rispetto dell'ambiente e del territorio assoluto che ha pochi eguali e che sommato alla loro grande precisione ed efficenza mi fa accettare il nucleare senza problemi.
anche sui soldi hanno una loro coerenza non ipocrita: accettano i soldi di tutti. e non lo negano.
onesti anche in politica estera: alle guerre non partecipano. punto.

insomma mi piacciono davvero un casino ed il fatto che ancora una volta si trovino da soli contro tutti conferma ulteriormente il loro valore.

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martedì 16 febbraio 2010

Emergenza

ieri rappresentanti di alto livello delle varie forze dell'ordine italiane (nell'elenco stando a quanto ne so dovrebbero figurare: Polizia, Carabinieri, Guardia di Finanza e dell'Aisi, l'agenzia per le informazioni e la sicurezza interna - ex Sisde) si sono incontrati in riunione straordinaria; ha presieduto il Capo della Polizia Manganelli.

per affrontare le problematiche di ordine pubblico annesse e connesse all'immigrazione alla luce dei recentissimi fatti di rosarno e quelli di via padova a milano?

per affrontare la questione corruzione tornata prepotentemente ad esplodere con la vicenda "protezione civile" emersa grazie alle intercettazioni telefoniche che vengono limitate dalle nuove leggi?

per affrontare il rapporto tra stato e mafia alla luce delle nuove rivelazioni dei pentiti (ciancimino in primis) e delle imminenti elezioni regionali?

per affrontare la delicata questione sociale esplosa con la crisi economica e che in taluni casi drammatici ha portato a manifestazioni di esasperati e disperati lavoratori neo-disoccupati fronteggiati spesso in assetto anti-sommossa? con occupazioni di stabilimenti (talvolta addirittura trattenendo all'interno alcuni dirigenti).

per affrontare la questione cocaina che vede il popolo italiano quale uno dei principali consumatori mondiali e con la nostra 'ndrangheta leader planetaria nel suddetto campo?

si potrebbe andare avanti ancora un pezzo; sono un'emergenza le donne violentate ogni giorno? (una al giorno solo a milano) i morti nelle carceri? (circa 160 lo scorso anno) i morti sulle strade? (una decina al giorno) i morti sul lavoro? (circa 3 al giorno).

a quale livello stanno le vicende da stadio? quanto è prioritario il controllo dei tifosi?

tanto preambolo per finire lì... prendiamo il sito ufficiale (in corsivo il testo ufficiale, segue in grassetto mio commento a margine)

osservatorio interno

La riunione straordinaria del CASMS - Comitato di Analisi per la Sicurezza nelle Manifestazioni Sportive, presieduta dal Capo della Polizia Manganelli tenutasi nel pomeriggio al Viminale alla luce dei recenti episodi di violenza verificatisi nelle ultime giornate di campionato, ha analizzato la situazione attuale.
E’ stato confermato il trend positivo rispetto all’anno precedente nella diminuzione degli incidenti: 4% in meno per gli incontri di calcio con feriti. La rete di monitoraggio attivata dal Viminale ha invece recepito un rallentamento di tale trend complessivo nell’ultimo mese.

(con stadi sempre più vuoti e trasferte sempre più vietate mi pare oggettivamente matematico... cioè, se anzichè 60milioni di abitanti fossimo 30milioni ci sarebbero meno furti, meno rapine, meno omicidi).

La linea della fermezza, fortemente voluta dal Ministro dell’Interno Maroni, che in queste ore è stato in continuo e stretto collegamento con il Capo della Polizia, è sostenuta dai dati risultanti dalle attività di repressione che ha visto aumentare di circa il 45% il numero dei denunciati (806) e di quasi il 2% degli arrestati (111) nella corrente stagione calcistica. Significativo il numero dei DASPO comminati in questa stagione: 909, rispetto ai 4000 tuttora in atto.

(e qui non capisco. allora, sopra dicono che ci sono stati meno feriti -4% e trend positivo però c'è un +45% denunciati e +2% arrestati. belin ma allora tutto sto miglioramento dov'è? io non lo vedo... poi sui daspo non comprendo bene se queste cifre siano viste come un vanto... 4000 persone punite ancor prima del processo sono un qualcosa di cui un paese liberale & democratico dovrebbe vergognarsi)

Gli spettatori in serie A rimangono stabili rispetto allo scorso campionato con una media di 24.000 spettatori, per cui bisogna ancora lavorare nella linea del rigore per favorire ancora di più l’ingresso negli stadi degli spettatori per raggiungere le medie europee.

(equazione molto molto molto discutibile anche perchè dipende cosa si intende con "linea del rigore", un conto è punire il violento, un conto fare quello che viene oggi fatto. quindi nello specifico per me è l'esatto contrario: più, quello che viene definito, "rigore" = stadi più vuoti. all'estero c'è infinitamente meno, sempre tra virgolette, "rigore" che qui. poi sulla "media stabile per la serie A" detta così è un dato asettico. cioè quest'anno ci sono tanto per dire bari e napoli che vanno bene e fanno moltissimi spettatori tirando su la media. l'anno scorso al posto del bari c'era l'empoli e con tutto il rispetto possibile per i toscani nei numeri c'è una differenza abissale... per fare considerazioni in tal senso bisogna verificare squadra per squadra guardando un trend di medio termine e soprattutto fare conteggi ampi almeno sommando serie A e serie B. inoltre che la gente diserti gli stadi per il rischio violenza è nei fatti una cosa che non sta in piedi, mi spiego: per un fiorentina-juve o un roma-napoli o parma-bologna o catania-palermo e via discorrendo c'è sempre moltissima richiesta. stadi esauriti giorni prima della partita. viceversa gli spettatori scarseggiano in modo più accentuato in quelle partite i cui ospiti sono le tifoserie di chievo, siena, cittadella ecc. cioè se fosse vero che gli italiani disertano gli stadi per questioni di paura della violenza beh allora andrebbero tutti alle partite con le piccole di cui sopra. ma come detto avviene il contrario. inoltre da qualche anno stiamo sperimentando la chiusura del settore ospiti non sempre accompagnata dal divieto di vendita biglietti eppure nonostante il settori ospiti chiuso mica la gente affolla gli impianti.
apparente divagazione: dopo mesi di terrorismo mediatico a tutto spiano, viene fuori che solo un italiano su dieci ha fatto il vaccino alla influenza suina. ora non sanno dove stoccare i vaccini invenduti. chi l'avrebbe detto? tra l'altro tra quei 500mila vaccinati ci sono quelli che si vaccinano abitualmente ad ogni influenza perchè anziani o già malati perciò nonostante l'imponente campagna mediatica si può dire che praticamente nessuno si è lasciato impressionare. ora, non so se gli italiani siano "incoscenti"oppure semplimente "meno faciloni" di quanto si crede o di quanto ci viene fatto credere..).


E’ stato analizzato il rapporto di rischio di incidenti nelle gare effettuate in orario notturno dove si determinano maggiori pericoli per l’ordine pubblico. Su questo tema si è conferito all’Osservatorio il compito di un attento monitoraggio per una eventuale futura valutazione sull’opportunità di vietare tali incontri.

(qui sono perfettamente d'accordo. tutti i tifosi sono perfettamente d'accordo. andatelo a dire a sky e mediaset però a vedere che ne pensano loro...)

Alla luce di quanto sopra si è stabilito:
1- l’adozione di particolari misure per l’effettuazione di inflessibili servizi di filtraggio all’ingresso necessario per impedire negli stadi l’immissione di striscioni non autorizzati e di petardi o altri oggetti pericolosi nascosti,al fine di garantire soprattutto l’incolumità degli spettatori;

(come sarebbe a dire, "al fine di garantire soprattutto l’incolumità degli spettatori", ci sono altri motivi per cui rendere inflessibili i servizi di filtraggio?? e poi che sarebbero queste particolari misure? il metaldetector c'è già, le perquisizioni con le mani idem, cosa manca? è già oggi moooolto più difficile entrare in uno stadio che non salire su un aereo).

2- la stretta osservanza al rispetto della nominatività del biglietto di ingresso;
(per quel che mi riguarda questo già avviene).

3- il congruo aumento del rapporto tra spettatori e numero di steward;
(non capisco cosa deve aumentare, gli steward o gli spettatori? perchè sopra dicono spettatori ma qui io intendo più steward..)

4- l’Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive sensibilizzerà, tramite le società sportive, gli appassionati di calcio affinchè si rechino in anticipo allo stadio, in quanto la rigidità dei servizi, non consentirà deroghe rispetto all’inizio delle partite. In tale ottica è stato dato mandato all’Osservatorio di effettuare un’analisi degli impianti sportivi al fine di determinare con certezza la misure minime della lunghezza dei preselettori di incamminamento.
(per quel che ho visto io nonostante le lunghe code ai tornelli le partite sono sempre iniziate all'orario prefissato. mi chiedo se la partita alle ore 12.30 che domenicalmente caratterizzerà il prossimo campionato aiuti ad arrivare con buon anticipo allo stadio... oppure giocare di sera, d'inverno magari con l'aggravante del turno infrasettimanale aiuta ad arrivare con buon anticipo o aiuta ad arrivare all'ultimo minuto? caro casms, dite ste cose alle pay tv ed alla lega calcio, qui siamo con voi alla grande.)

Per quanto concerne i prossimi incontri si è deciso:
21 febbraio: " Bologna Juventus", "Siena Napoli" chiusura settore ospiti. "Genoa Udinese", acquisto solo biglietto singolo e divieto esposizione striscioni.


(il divieto esposizioni striscioni ricordo che c'è già. nello specifico i club del genoa dei settori distinti/tribuna mi pare chiedano il permesso, quelli della gradinata nord invece appendono uno striscione di circa 60metri di lunghezza "forza vecchio cuore rossoblù" con pezza "senza permesso" ad indicare appunto che il permesso non lo chiedono. ora, come si fa a far passare 60metri di striscione senza l'avvallo almeno tacito delle autorità non me lo spiego. e men che meno mi spiego che male ci sia in quello striscione. che fastidio dà? che problemi di sicurezza crea? turba l'ordine pubblico in quale modo? istiga la violenza? è razzista?).

28 febbraio: Napoli Roma chiusura settore ospiti, Genoa Bologna e Juventus Palermo acquisto solo biglietto singolo e divieto esposizione striscioni.
(ribadisco: la presenza di uno striscione, non violento e non razzista, che fastidio dà? che problemi di sicurezza crea? ri-sottolineo che la norma comunque già c'è, si chiede il permesso alla questura e se non risultano gravi motivi ostativi il permesso viene accordato. viceversa chi non chiede il permesso è out. funziona pressapoco come in cina per interderci. e non è una battuta. il regolamento olimpico prevedeva proprio autorizzazioni per esporre il proprio pensiero ed era vietato l'accesso ad esempio alla bandiere del tibet).

15 febbraio 2010

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lunedì 15 febbraio 2010

Davide Campari



venerdì avevo detto che mi erano scappate e che se ci fosse stato un arretramento di 15-20cent...
entrato da pochi minuti, come sempre sono di parola :-)

nello storico (grafico sotto) si nota il trend di medio termine rialzista in atto da praticamente quasi tutto il 2009, evidenziato anche con tanto di trend line. area 7,40euro, in pratica è un mezzo binario più ampio, direi almeno 7,30-7,50euro ma si potrebbe ampliare ulteriormente. notevolmente sopra la media i volumi di venerdì seduta nella quale è avvenuto lo strappo rialzista (teorico segnale che il movimento è vero e non orchestrato ad arte dai pupari come direbbe geronimoscalper :-) )che io nella mia ignoranza leggo come segnale buy (voi ovviamente non seguitemi, siete i soli responsabili delle vostre scelte).
nel primo grafico invece abbiamo un dettaglio dello stesso titolo, si nota il rettangolo nel quale i prezzi erano ingabbiati da metà novembre e da cui appunto venerdì si è usciti. in teoria il target di medio breve dovrebbe essere quota 8,00euro, cioè a dire l'altezza del rettangolo proiettata sul lato da cui si è usciti, appunto 50cent (7,00-7,50).
ciò non toglie che lo stop loss sia ovviamente in canna.

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sabato 13 febbraio 2010

Petroldollari, 2.4

2.4. Considerazioni sulla prima guerra del Golfo.

Questa guerra è stata profondamente diversa da quelle che hanno caratterizzato il periodo della guerra fredda e il confronto/scontro interimperialistico tra USA e URSS. A differenza delle precedenti, aveva come principalmente due obiettivi: stabilizzare l'area, garantendo un determinato prezzo del petrolio che ottimizzasse la rendita finanziaria, e ottenere la garanzia che gli investimenti dei paesi del Consiglio del Golfo restassero in orbita statunitense. Parlare dell'area mediorientale come di una zona con interessi omogenei sarebbe sicuramente superficiale, a maggior ragione dopo venti anni di crisi economica. Vi sono paesi produttori e paesi importatori di petrolio, stati molto popolati e altri con pochissimi abitanti, stati creditori e stati debitori.
Solo una piccola parte dei paesi arabi sono creditori: Arabia Saudita, Bahrein, Emirati Arabi Uniti, Kuwait e Oman che aderiscono al Consiglio del Golfo. Questi paesi sono poco popolati e poco interessati ad avviare processi industriali nel loro territorio, così che investono all'estero. La loro rendita è in parte derivante dall'esportazione di petrolio e in parte dagli investimenti in petrodollari, grosso modo circa il 50% proviene dall'esportazione di petrolio e la restante parte dagli investimenti.
I paesi del Consiglio del Golfo avevano interesse ad un prezzo del petrolio tra i 18 e i 22 dollari al barile per poter ottimizzare la rendita, a differenza dell'Irak che invece aveva un'economia in profondo deficit, dipendeva in percentuale maggiore dall'esportazione del petrolio e aveva quindi bisogno di un prezzo del petrolio più alto.
Già prima dell'invasione del Kuwait l'economia americana aveva bisogno del verificarsi di due condizioni contraddittorie: un alto tasso di interesse per sostenere il debito pubblico e contemporaneamente un basso tasso di interesse per favorire l'apparato industriale. La questione se finanziare il debito pubblico o sostenere l'apparato industriale era un vero problema. L'unica soluzione era un prezzo del petrolio che consentisse una crescita non eccessiva dei tassi di interesse e che incrementasse i flussi di capitali provenienti dai paesi del Golfo necessari per finanziare il debito pubblico. Con prezzi inferiori ai 20 dollari al barile, il dollaro si sarebbe svalutato con un probabile aumento dei prezzi interni e una ripresa dell'inflazione. Con prezzi superiori ai 20 dollari si sarebbero risolti i problemi di finanziamento del debito pubblico ma si sarebbero creati grossi problemi all'apparato industriale. In sostanza gli interessi di Stati Uniti e paesi del Golfo erano sostanzialmente coincidenti, cioè un prezzo intorno ai 20 dollari al barile, e nettamente in contrasto con quelli irakeni.
A fine guerra gli Stati Uniti imposero la propria volontà su alcune questioni fondamentali. La prima questione era che mentre negli ultimi anni ogni paese Opec poteva praticamente estrarre e vendere petrolio a seconda delle sue esigenze interne, causando così una instabilità dei prezzi, con la presenza militare americana questo non era più possibile, perché c'era qualcuno in grado di far rispettare prezzi e quantità. La seconda questione era quella di garantirsi gli appalti per la ricostruzione del Kuwait, una vera boccata d'ossigeno per il settore produttivo americano, stimati in circa 200 miliardi di dollari per la parte civile, oltre a 300 miliardi di dollari per l'industria petrolifera ai quali andavano sommati in prospettiva quelli della ricostruzione dell'Iraq.

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venerdì 12 febbraio 2010

Guardando i grafici

approfittando della neve che mi tiene in casa ho dato un'occhiata ad un bel pò di grafici (indici occidentali e titoli azionari nostrani).

allora, il grosso sono impostati al ribasso cioè, sono stati persi supporti importanti e le medie mobili rimangono sopra dunque in queste situazioni il mio approccio prudente suggerisce di non mettersi contro il mercato poichè l'accelerazione può solo arrivare in direzione sud; viceversa avendo perso i supporti sia statici che dinamici la risalita se ci sarà avverrà per forza di cose a step decisamente più cauti.
teoricamente si potrebbe provare piuttosto qualche short il fatto però è che soprattutto per i nostri finanziari abbiamo trend di ribasso parecchio datati dunque preferisco non provare neppure quella strada.

qualche titolo che non è graficamente male impostato c'è, vado a memoria: campari, snam rete gas, saipem, tenaris tanto per dirne qualcuno.
e allora preferisco guardare a quelli, se riusciranno a rompere al rialzo...
viaggiano tutti appena sotto resistenze importanti in un trend di medio termine che è rialzista, in prossimità dei massimi degli ultimi mesi-anni dunque hanno dimostrato una forza relativa rispetto agli altri notevole e perciò ne sono abbastanza attratto. vedremo.

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giovedì 11 febbraio 2010

Casms, i divieti della settimana


il corsivo direttamente da osservatorio/interno


Il Comitato ha pertanto determinato la chiusura del settore ospiti per i seguenti incontri, considerati ad “alto rischio”:

Sampdoria - Fiorentina” (serie A) del 13/2/10, e vendita biglietti ai soli residenti Regione Liguria;
Parma - Lazio” (serie A) del 14/2/10, e vendita biglietti ai soli residenti Regione Emilia Romagna;
Grassina - Pistoiese” (dilettanti) del 14/2/10, e vendita biglietti ai soli residenti Comune di Bagno a Ripoli (FI);
Cittadella - Reggina” (serie B) del 20/2/10, e vendita biglietti ai soli residenti Regione Veneto;
Roma - Catania” (serie A) del 21/2/10, e vendita biglietti ai soli residenti Regione Lazio;
Siena - Napoli” (serie A) del 21/2/10, limitazione del biglietto singolo per ciascun spettatore e vendita ai soli residenti Regione Toscana;
Benevento – Sorrento” (Lega Pro) del 21/2/10, e vendita biglietti ai soli residenti della provincia di Benevento;
Messina - Acicatena” (Dilettanti) del 21/2/10, e vendita biglietti ai soli residenti Provincia Messina;
Sora - Formia” (Dilettanti) del 21/2/10, e vendita biglietti ai soli residenti Provincia Frosinone;


Prima Veroli – AB Latina” (Lega Due Basket) del 20/2/10, e vendita biglietti ai soli residenti della Provincia di Frosinone.

Inoltre, l’incontro di calcio “Battipagliese – Real Poseidon” (dilettanti) del 21/2/10, ritenuto ad “altissimo rischio”, si disputerà in assenza di spettatori.

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mia nota: €uro 2016? no grazie, prima sarà meglio verificare se riusciamo a gestire una partita di basket lega due senza chiudere il settore ospiti o un battipagliese real poseidon (belin real poseidon!) senza chiudere tutto il campetto a tutti.

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Cose che fan ridere (forse)

mi è venuta in mente questa stupenda foto (curva nord bari) leggendo sul corriere della sera di questa ennesima rissa alla camera dei deputati con presunte minacce di rivolgersi agli amici camorristi e per finire le squalifiche.

senza parole... prendiamola in ridere che è meglio per tutti anche se effettivamente spiace per quelle persone costrette a vivere sui tetti delle loro fabbriche, occupare stabilimenti, arrivare a darsi fuoco.. scene ordinariamente ignorate dal sistema.

ps: a proposito, ieri alle 18.30 la camera dei deputati sapete se era aperta?
no perchè il contatore ha registrato una visita proveniente da lì e non è la prima volta che noto tali onorevoli visite... dimmi chi sei che il mio voto è sempre vacante :-)

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mercoledì 10 febbraio 2010

A proposito di guadagni su beni pubblici...

...e amministratori eletti con il mandato di gestire al meglio la cosa pubblica con la sola "ragione sociale" volta al perseguimento del benessere della popolazione, allego un articolo di ieri a firma boys parma. di qui ci vedo analogie con il "discorso acqua" di cui sotto...


Uno stadio per la città, non per la speculazione

09 - 02 - 2010

Al posto del Tardini, accusato di creare grandi disagi, un nuovo stadio, magari a Moletolo. E al posto dell'attuale impianto un polmone verde. Questa la tesi sostenuta da Paolo Buzzi, vicesindaco di Parma, supportato da Giorgio Aiello, assessore ai lavori pubblici, durante la trasmissione "Parma Europa" di lunedì primo febbraio, su Teleducato.
Dopo la nevicata che ha costretto al rinvio Parma-Inter, s'è tornato a parlare di "nuovo stadio". Anche la neve è stata sfruttata pretestuosamente per sostenere, impropriamente, la tesi di un nuovo impianto. Risulta infatti evidente che in condizioni meteorologiche difficili, più lo stadio è lontano dal centro, più faticosamente è raggiungibile. E questo dovrebbero saperlo bene i nostri attuali amministratori, i cui "piani neve" hanno avuto così poco successo.
Sentir parlare di polmone verde chi è favorevole alla costruzione di un inceneritore, è piuttosto contraddittorio e rende il tutto poco credibile. Il Tardini, poi, è già, tra le altre cose, un polmone verde nel centro città, arricchito da un impianto sportivo di proprietà della nostra comunità, ricostruito quasi interamente solo 20 anni fa. Ci auguriamo i nostri amministratori non vogliano abbattere il patrimonio pubblico, storico e culturale della città, un'attività che immaginiamo non troverebbe d'accordo neppure la Corte dei Conti.
Dopo la trasmissione succitata, Paolo Buzzi ha rilasciato alcune precisazioni. In riferimento all'ipotesi che il Parma Calcio esprima il bisogno di una nuova struttura, ha dichiarato "Che la stessa società, lo Stato o altri, ma non il Comune si assuma l'onere di coprire le spese. Aspetto necessario perché l'area resti uno spazio pubblico verde per i parmigiani." Cosa significa? Forse il "polmone verde" è già a rischio?
Paolo Buzzi, in merito al Tardini, ha parlato e scritto del bisogno di un "confronto vero con la città che non sono solo i tifosi [...]". Giusto. I tifosi però lo stadio lo vivono, e sono migliaia. Tra questi, noi Boys siamo un corpo sociale, ovvero una forma d'aggregazione e d'espressione comunitaria, che vive lo stadio, ed è capace di esprimere un pensiero ed un'azione collettiva. Ignorare tutto questo significa non volere un confronto vero con le parti sociali interessate e competenti. E che il confronto vero non lo si voglia è testimoniato proprio dal fatto che i Boys (il Gruppo organizzato che da vita alla stragrande maggioranza delle attività delle nostra tifoseria, e il più attivo sul Tardini) sia sempre tenuto fuori quando l'argomento viene affrontato pubblicamente. Forse perché l'opinione dei Boys è scomoda e non funzionale ad un preciso obbiettivo, quello di convincere la pubblica opinione. I rappresentati popolari dovrebbero ascoltare la gente, e aiutarla nelle sue battaglie, accade invece regolarmente il contrario. Dobbiamo ascoltarli, per farci convincere di quelli che sarebbero i nostri (...) bisogni.
In tempi recenti il "dibattito" sull'eventuale delocalizzazione dello stadio cittadino non è stata promossa dalla base, ovvero dalla gente, ma dai politici. Prima da Arturo Balestrieri (ex assessore allo Sport, candidato di Parma Può, poi entrato nel PD); poi da Vittorio Adorni (quando era assessore allo Sport); poi da Roberto Ghiretti (attuale assessore allo Sport); poi dal prefetto Paolo Scarpis e dal questore Gennaro Gallo; e infine da Paolo Buzzi (vicesindaco). Tutto questo testimonia che il potere locale, più che ad ascoltare, sembra impegnato a propagandare un qualcosa di estremamente preciso: uno stadio fuori città. Perché? Politici e istituzioni dovrebbero operare a difesa degli interessi della comunità, che sono assolutamente popolari, mentre invece appaiono distanti, vicini al grande potere economico.
Cosa ci guadagna Parma a perdere un simbolo della sua storia, della sua cultura e della sua tradizione? Cosa ci guadagna Parma a delocalizzare il suo più grande luogo di aggregazione sociale? Cosa ci guadagna Parma a perdere spazi sociali pubblici in favore di cemento privato? Cosa ci guadagna Parma a perdere uno stadio già rifatto vent'anni fa?
Sentire i politici locali, del Comune e dei Quartieri, denunciare i disagi che i residenti subiscono, appare molto strumentale. Le istituzioni e i politici, tra gabbie; barriere fisse; divieti per i tifosi ciclisti; proibizionismo sugli alcolici; e erronea gestione dell'ordine pubblico; hanno scelto di porre in essere tanti di questi disagi o, al massimo, hanno preferito rimanere in silenzio, senza osare opporvisi. Solo noi, con tutti i nostri limiti, abbiamo cercato di mobilitarci con varie iniziative, per denunciare ciò che stava accadendo e fare opposizione, affinché i disagi per i residenti fossero ridotti al minimo. Scaricare le proprie responsabilità sul Tardini, uno stadio fatto di mattoni e manti erbosi, è da vigliacchi. Le decisioni che arrecano pesanti disagi ai residenti non le ha prese il Tardini, ma persone, in carne e ossa.
Sul Tardini si sta giocando una battaglia economica, tra finanziamenti per gli Europei del 2016, grandi appalti, e leggi ad hoc per finanziare i privati a danno delle collettività. Bisogna ricordarsi che il Tardini è di proprietà della nostra città e serve per fare sport. Come Boys siamo favorevoli a tutte le migliorie che non ne esaltino la natura, assolutamente comunitaria e sportiva. Perché lo stadio deve essere di tutti, per tutti. Accessibile a tutti, non solo ai più ricchi. Per intenderci: ben vengano i lavori di manutenzione e tutte le migliorie, ma senza occupare spazi con strutture assolutamente extra-sportive (centri commerciali, ristoranti, alberghi, negozi, ecc). Gli spazi pubblici, come i denari e i finanziamenti pubblici, possono, e devono, essere usati in altro modo.
Qualora si volesse un Tardini sempre vivo e aperto, e non solo per il calcio, non servirebbero certo centri commerciali privati, alberghi o condomini. A Bologna, per esempio, lo stadio è comunale, e sempre attivo: con due piscine e varie palestre, dove si svolgono tantissimi corsi e si praticano tante attività e discipline sportive.
Lo stadio deve servire la città, la sua squadra e la sua gente, non la speculazione.

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L'acqua moderna

mi auguro che domenica sera abbiate guardato presa diretta, argomento l'acqua bene di tutti.
dunque bene su cui si possono fare un sacco di soldi... e quindi questione sulla quale i grandi partiti hanno "lavorato" in modo diciamo poco coerente (per essere buoni..) con la "comica" degli amministratori locali in disaccordo con gli eletti nazionali.

pronostico che anche sulla panacea nucleare (come già per molte altre faccende tipo tav, guerre, riforme, sicurezza ecc.) si finiranno per ripetere le stesse situazioni.

vai al link acqua rubata

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martedì 9 febbraio 2010

La mafia avrebbe fatto affari anche in borsa...

questa l'ipotesi d'accusa: tramite il titolo infinex mediante classiche operazioni di aggiotaggio ed insider trading sarebbero confluiti nelle casse dei boss circa 15 milioni di euro.

ecco, io quello che non capisco è come mai la mafia non abbia pensato di fare affari con la politica.... è una piovra che ha le mani ovunque eppure... possibile che abbia agganciato solo pochissimi pesci piccoli?
non sò, difficile formarsi idee in mezzo a questi silenzi e affari complessi perciò mi piacerebbe che i media si occupassero di certi argomenti scomodi... saranno cazzate... (forse)

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venerdì 5 febbraio 2010

Liquido

noi siamo arrivati in quell'area 21000-20500 che avevo pronosticato il 30/01

contemporaneamente il dax è in prossimità della media mobile a 200sedute

dunque chiudo la posizione ribassista sull'indice italiano aperta il 21/01

gain del 9,5% circa.

a questo punto portafoglio svuotato e stiamo vedere con assoluta tranquillità :-)

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Il bancomat dell'inter

quanto segue e pubblicato in corsivo è tratto dal sito ufficiale dell'inter.
a margine aggiungo parole mie.


Lunedì, 15 Giugno 2009 17:31:02

MILANO - Pochi minuti fa, nell'eleganza delle Sale delle Colonne della Banca Popolare Milano, si è conclusa la presentazione ufficiale di "Siamo noi", la tessera del tifoso nerazzurro realizzata da F.C. Internazionale in collaborazione con Bpm. Alla presenza del Ministro dell'Interno, onorevole Roberto Maroni, sono intervenuti Massimo Moratti e il presidente Bpm, Massimo Ponzellini. Per il club nerazzurro erano presenti il vicepresidente Rinaldo Ghelfi, l'amministratore delegato Ernesto Paolillo, il vice direttore generale Stefano Filucchi, il direttore area stadio-biglietteria Pierfrancesco Barletta.

(beh, per muoversi il presidente di bpm e per organizzare la presentazione ufficiale direttamente in banca qualcosa vorrà dire...)

"Siamo noi", l'innovativa tessera del tifoso nerazzurro, è stata realizzata partendo dalle specifiche del Ministero dell'Interno, CONI e Lega Nazionale Professionisti al fine di velocizzare l'ingresso agli stadi ottemperando alle norme sul riconoscimento dei tifosi.

(oggi già si entra con lettura elettronica del biglietto dunque non vedo velocizzazioni. inoltre se tutti avranno la tessera e se il numero dei varchi di ingresso sarà uguale ad oggi vorrei capire come e perchè dovrebbe esserci uno sveltimento degli ingressi.
ricordo che in autostrada esiste il telepass ma non è obbligatorio avere il telepass per viaggiare.)

Consentirà di accedere agevolmente allo stadio "Giuseppe Meazza" in San Siro, di assistere alle partite - in casa e in trasferta - anche in caso di provvedimenti restrittivi oltre a offrire una serie di servizi in quanto potrà essere utilizzata anche come carta internazionale di pagamento, prepagata e ricaricabile.

(cazzo c'entra con la sicurezza negli stadi?)

"Siamo noi" offrirà ai tifosi interisti, tra l'altro, la possibilità di caricare virtualmente sulla tessera gli eventi sportivi acquistati, senza più l'emissione di titoli cartacei e anche di acquistare su internet le manifestazioni al fine di entrare direttamente allo stadio senza più dover passare dalla biglietteria.

(già oggi si può acquistare su internet. se il problema è la deforestazione già oggi l'abbonamento per le partite interne non è cartaceo.)

Inoltre, "Siamo noi" offrirà ai tifosi nerazzurri vantaggiose iniziative commerciali, concordate da F.C. Internazionale con un gruppo di aziende che forniscono servizi all'interno dello stadio "Giuseppe Meazza" (per esempio nel negozio dei prodotti ufficiali) e in tutte le città italiane, con l'obiettivo di riservare ai tifosi le stesse opportunità in occasione delle gare interne ed esterne.

(cazzo c'entra con la sicurezza?)

"Siamo noi" ha una durata quinquennale.
Per richiederne la sottoscrizione presso tutte le filiali della Banca Popolare di Milano è necessario presentare un documento di identità e 3 foto formato tessera. In accordo con le Autorità, "Siamo noi" sarà disabilitata e ritirata se il possessore dovesse essere condannato all'inibizione all'accesso negli stadi a causa di reati commessi in occasione di manifestazioni sportive (art.6 della legge n.401 del 13.12.1989 e n.1423 del 27.12.1956).


(il daspo già esiste. purtroppo. già oggi chi ha un daspo in corso non può in alcun modo recarsi allo stadio.)

"Siamo noi" contiene le innovazioni oggi disponibili in una tessera elettronica: il microchip destinato a contenere sia le informazioni relative a biglietti e abbonamenti che quelle di carta prepagata, il dispositivo interno RFID che consente l'ingresso rapido allo stadio in madalità contact less e la fotografia del titolare della carta, per un rapido riconoscimento a vista del tifoso.

(col quale se non sbaglio sanno la tua collocazione tramite satellite con l'approsimazione di pochi centrimentri)

"Siamo noi" sarà utile allo stadio e nella vita di tutti i giorni. È infatti anche una tessera di pagamento prepagata ricaricabile internazionale, accettata in tutto il mondo grazie al circuito Mastercard. Permetterà di effettuare pagamenti nei negozi, acquistare on line in sicurezza e prelevare denaro contante. Tutto questo senza la necessità di avere un conto corrente. Può essere ricaricata a distanza, anche dall'estero, con la certezza di avere la somma immediatamente disponibile sulla carta. Può essere intestata e rilasciata anche agli under 18 e a chi non dispone di un conto corrente bancario.

È la tessera ideale per viaggiare in Italia e all'estero, senza bisogno di portare con sè denaro contante.

"Siamo noi" è una tessera che può essere ricaricata fino a un importo massimo di 3mila euro. Il credito disponibile verrà decurtato ogni qualvolta la si utilizzi. Ricaricarla è molto semplice: si può fare in tutte le agenzie della Banca Popolare di Milano, negli oltre 8mila sportelli bancomat delle banche aderenti al network QuiMultiBanca, tramite bonifico bancario e presso le ricevitorie autorizzate della rete Sisal in tutta Italia. Il saldo e i movimenti della tessera si possono ottenere presso le agenzie della Banca Popolare di Milano, gli sportelli bancomat del gruppo Bpm, sul sito internet...


(cazzo c'entra con la sicurezza negli stadi???
ma è chiaramente questo il punto!
trattasi di una carta di credito!!!!!!!!!!!!
di cui tra l'altro oggi come oggi non sono sempre chiari i costi per chi la sottoscriverà.)

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giovedì 4 febbraio 2010

Borsa in tv

ho visto di sfuggita i tg, parlano tutti di borsa, figata!
specie visto che sono short sull'italia! ;-)

comunque sta storia della penisola iberica mi pare la solita bomba mediatica atta a fare sensazionalismo e cercare di trovare per forza una risposta a cose poco conosciute.

semplicemente sono le dinamiche (fatte anche di eccessi) dei mercati finanziari.

buon annozero

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€uro 2016? we say no!

mi viene segnalato che su facebook è sorto un gruppo clicca per iscriverti con l'intento di porre in evidenza la situazione italiana facendo un dossier con i vari provvedimenti posti in essere (che la uefa non gradisce: settori ospiti chiusi, tessera del tifoso, divieto a tamburi striscioni megafoni) da mandare all'UEFA col quale sostenere l'inadeguadezza del nostro paese ad organizzare €uro 2016.

"Avevano detto che era solo per gestire la situazione di emergenza. Non era vero. Stanno distruggendo il calcio e la nostra passione. Possiamo attendere inerti che tutto si compia? Almeno diamo battaglia nel modo più corretto possibile!
INFORMIAMO. L'unione fa la forza e la diffusione mediatica delle idee è un fattore importantissimo nella società contemporanea. I movimenti del futuro nascono su internet. Chi condivide l'iniziativa - ultras o non ultras che sia - può liberamente adottare il logo."

sono già oltre 1500 gli iscritti fallo anche tu!

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Casms: i divieti di oggi

settori ospiti chiuso per:

Catania – Atalanta del 14/2/2010 (vendita dei tagliandi degli altri settori dello stadio esclusivamente ai residenti nella Regione Sicilia, nella quantità di un biglietto a spettatore. I biglietti saranno incedibili e ne sarà vietata la vendita attraverso i circuiti telematici).

e poi rullino i tamburi.... (anzi no che sono vietati)

Pisticci - Matera (Dilettanti) del 7/2/2010;
Putignano – Gioventù Martina (Dilettanti) del 7/2/2010;
Angri – Forza e Coraggio (Dilettanti) del 14/2/2010;
Milazzo - Messina (Dilettanti) del 14/2/2010;
Orlandina - Acireale (Dilettanti) del 14/2/2010.


forza e coraggio lo dico io....

guardare per credere link al sito ufficiale dell'osservatorio sport interno

nella riunione odierna è stato anche

deciso il via libera alla trasferta a Napoli dei tifosi interisti “fidelizzati”, in occasione della gara del prossimo 14 febbraio; si è determinato pertanto la vendita di un solo tagliando per ciascun ospite titolare della “tessera del tifoso” rilasciata dal club nerazzurro.
La vendita dei biglietti per gli altri settori dello stadio San Paolo sarà, invece, consentita solo nella regione Campania, nella quantità di un tagliando per spettatore, con incedibilità dello stesso.


e su questa tessera bancomat ritornerò a breve visto che l'argomento è prettamente finanziario...

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Nucleare: chi può decidere?

il governo contro le regioni che avevano posto il veto all'insediamento di nuovi siti nucleari. non è una decisione che spetta loro. (w il federalismo).
dunque le regioni non possono decidere.

i cittadini?
nemmeno quelli visto che già si pronunciarono con un referendum.

gli scienziati?
io ne approfitto per pubblicare un'intervista ad un esperto in materia: Vincenzo Balzani, Professore di Chimica dell'Università di Bologna e membro del Comitato Scientifico WWF

L’energia nucleare è in declino in tutto il mondo. I nostri governanti dovrebbero chiedersi perché, e se lo chiedessero agli scienziati imparerebbero che i motivi sono molteplici e talmente seri da sconsigliare assolutamente il ritorno dell’Italia al nucleare, proprio quando molte nazioni cercano di uscirne.
Vincenzo Balzani è Professore di Chimica dell'Università di Bologna e membro del Comitato Scientifico WWF. Prof. Balzani, lei con il suo “Energia per l’astronave Terra” (con Nicola Armaroli, Zanichelli) ha affrontato quelli che lei chiama “miti da sfatare”.

Qual’è secondo lei il principale punto debole per il ritorno del nucleare in Italia?
In realtà i punti deboli sono molti e sono collegati, a “miti” che vengono propagati senza che se ne faccia mai un esame critico e consapevole.
Il punto più debole è il mito che l’energia nucleare sia in forte sviluppo in tutto il mondo. Ma non è affatto vero.
Attualmente sono attivi 436 centrali nucleari, 5 in meno del 2003. Il parco impianti è molto datato e nei prossimi dieci anni le centrali che entreranno in funzione sono in numero molto minore di quelle che dovranno essere spente per ragioni di età. La quota nucleare di potenza elettrica installata in Europa è scesa dal 24% nel 1995 al 16% nel 2008. Nel 2000 la Germania, terza potenza economica mondiale, ha deciso di chiudere progressivamente le sue 19 centrali senza costruirne di nuove. Negli Stati Uniti non è affatto in vista un rilancio del nucleare. Nel suo discorso di insediamento il presidente Obama ha detto: “otterremo dal sole, dal vento e dalla Terra l’energia per far funzionare le nostre industrie e le nostre automobili”. La stessa Cina prevede di installare, entro il 2030, più potenza eolica che nucleare.
Con l’energia nucleare possiamo conseguire gli obiettivi di riduzione delle emissioni di gas serra richiesti per il 2020
Non è ragionevole risolvere un problema con un soluzione che apre altri e più gravi problemi. L’obiettivo della riduzione dei gas serra si può e si deve raggiungere, senza creare altri danni, con risparmio, efficienza energetica e progressivo sviluppo delle energie rinnovabili. Ad esempio, seguendo le indicazioni dettagliate esposte nel documento “Cambiamenti climatici, ambiente ed energia” presentato dal WWF nel marzo scorso.


Il nucleare è economicamente conveniente?
Si pensa che lo sia perché il problema non viene approfondito e non vengono considerati tutti i suoi aspetti.
La storia dell’energia nucleare dimostra che i costi iniziali delle centrali nucleari sono sempre stati molto sottostimati..
Nel giro di un anno il costo previsto per due reattori che Progress Energy vorrebbe costruire in Florida è triplicato, e la compagnia stessa avverte che non sarà il costo definivo. Per la centrale EPR costruita in Finlandia dalla francese Areva, la stessa che dovrebbe costruite le centrali in Italia, la stima iniziale è salita del 50% in seguito ai ritardi nell’avanzamento dei lavori e poiché sarà terminata non prima del 2012, anziché, come previsto, nel maggio 2009, è probabile che il costo aumenti ulteriormente. Per ciascuna delle 4 centrali EPR che la Areva dovrebbe costruire in Italia, si è partiti nel giugno 2008 con una stima fornita dall’ENEL di 3-3,5 miliardi di €, rivista a 4 miliardi nell’ottobre 2008 e ad “almeno” 4,5 miliardi nel luglio 2009. Ma il paggio è che la dismissione di un impianto nucleare, a causa dell’alta radioattività dei materiali da rimuovere, è un’operazione che richiede molto più tempo e molto più denaro rispetto ai tempi e ai costi delle fasi di costruzione e di operatività.


Qual è oggi il principale problema ambientale legato alla produzione di energia nucleare?
E’ quello riguardante la sistemazione delle scorie, che contengono diversi elementi radioattivi, come il plutonio-239, pericolosi per centinaia di migliaia di anni.
Finora non si è trovato, e forse mai si troverà, un modo per collocare in sicurezza le scorie altamente radioattive.
L’unico deposito permanente che era in costruzione, quello di Yucca Mountain nel Nevada, è stato abbandonato dopo aver speso invano circa 10 miliardi di dollari. Nessuno, infatti, è stato in grado di garantire che le scorie, una volta messe in questo deposito, sarebbero state al sicuro per tempi così lunghi. Nel frattempo, le scorie si accumulano in siti superficiali vicino alla centrali.
L’atomo sarebbe un passo verso l’indipendenza energetica del nostro Paese…Altro mito che va sfatato. Le quattro centrali previste nel piano del Governo produrranno solo il 14% dei consumi elettrici, corrispondenti ad un modesto 3,2% dei consumi finali di energia. Ridurre il consumo di energia elettrica del 14% è alla portata di qualsiasi piano di risparmio ed efficienza energetica, a costi infinitamente inferiori e senza i danni che porterà l’energia nucleare. A parte questo,
bisogna ricordare che le centrali nucleari usano come combustibile l’uranio, una risorsa che non è presente in Italia e neppure negli altri paesi europei.
Una risorsa limitata come il petrolio che in caso di forte sviluppo del nucleare sarebbe disponibile per un periodo di tempo persino più breve della vita media di una centrale che entri in funzione, come previsto per l’Italia, fra 10 anni.

(Lucio Biancatelli, intervista già pubblicata sul sito del WWF Italia)

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mercoledì 3 febbraio 2010

La legge NON è uguale per tutti

illegittimo provvedimento?
per me non ci sono dubbi.
a parte che poi questa è semplicemente una immunità legalizzata in modo ufficiale ma non è che fino a oggi fosse in pratica tanto diverso...

dubbi che invece ho sulle questioni israelo-palestinesi.
cioè penso che molto probabilmente se fossi ebreo starei con gli ebrei ma se fossi palestinese starei con i palestinesi.
non vedo chi ha ragione in modo chiaro, semmai sento insopportabile puzza di bieco opportunismo...

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martedì 2 febbraio 2010

Petroldollari, 2.3

Operazione "Desert Storm".

Tra il 16 e il 17 gennaio scattò l'operazione "Desert Storm" con bombardamenti su Baghdad e la risposta irakena fu l'incendio del pozzi petroliferi in Kuwait. Una volta iniziata la guerra, l'atteggiamento americano è sempre stato ostile ad ogni tentativo di interrompere il conflitto. Il 15 febbraio Saddam propose di ritirare le truppe dal Kuwait, ma gli Usa risposero negativamente dicendo che era un inganno; il 22 febbraio una proposta sovietica tentava di raggiungere un accordo basato sull'accettazione da parte di Baghdad della risoluzione 660 e del ritiro senza condizione dal Kuwait. Ma gli Usa contestarono che non era sufficiente dichiarare di ritirarsi, se poi non ci si ritirava effettivamente. Il 22 febbraio Saddam dichiarò di arrendersi alle condizioni della proposta sovietica ma la risposta fu ancora negativa. Il 25 gennaio le truppe irakene iniziano effettivamente il ritiro, ma ancora non era sufficiente perché per Washington era necessaria una formale accettazione di tutte e dodici le dichiarazioni Onu. Il 28 febbraio, dopo il più pesante bombardamento su Baghdad di tutta la guerra, con un Irak raso al suolo e distrutto, con l'esercito in rotta e migliaia di prigionieri e disertori, Saddam chiese un armistizio accettando tutte le risoluzioni dell'Onu e rinunciando ad ogni pretesa sull'Iraq, armistizio che fu ufficialmente ratificato il 3 marzo.
Il regime di Saddam non fu però distrutto per una precisa scelta geopolitica americana. Il motivo ufficiale era che mancava un consenso dell'Onu per una vera e propria invasione di uno stato sovrano e che gli stati arabi probabilmente non lo avrebbero appoggiato nel timore che gli Usa potessero estendere il proprio potere sul Medioriente.
In realtà, il motivo principale della prima guerra del Golfo era garantire la stabilità dell'area e la caduta del regime di Saddam avrebbe provocato problemi di successione. In Iraq dal 27 febbraio ci furono rivolte dei ribelli sciiti al sud, ai quali si erano aggiunti molti soldati iracheni in fuga dal Kuwait. Nel giro di due settimane i ribelli presero il controllo del territorio, ma Baghdad, con il consenso degli Stati Uniti, riuscì con un offensiva a ristabilizzare la situazione, costringendo centinaia di migliaia di persone a fuggire in Iran o a nascondersi nelle paludi. Successivamente ci furono alcune sporadiche rivolte nel centro dell'Iraq, mentre a partire dal 7 marzo, nel Kurdistan iracheno al nord, scoppiò una violenta insurrezione contro Saddam Hussein. Anche questa fu repressa da Baghdad, sempre con il consenso americano, e costrinse due milioni di curdi a rifugiarsi in Turchia e in Iran tra la fine di marzo e i primi di aprile. In aprile, il Consiglio di Sicurezza dell'Onu adottò una risoluzione per creare una zona nel nord dell'Irak, dove i curdi potessero rimpatriare al riparo dalla repressione di Baghdad, e il 19 aprile iniziarono i negoziati tra Saddam e i leader curdi. Successivamente verranno ritirate tutte le truppe dal Kurdistan iracheno tranne dalla zona di Kirkuk che, ricca di petrolio, resterà sotto il controllo di Baghdad.
Inoltre la presenza di Saddam giustificò la dichiarazione di Bush secondo la quale le truppe americane non si sarebbero ritirate dall'Iraq per garantire il rispetto delle tredici risoluzioni dell'Onu. In ogni caso le condizioni della resa furono molto severe. Oltre alle restrizioni sulla vendita di petrolio, venne creata una no-fly zone a nord e a sud del paese controllata da inglesi e americani e una zona di protezione a nord dove i curdi avevano un'ampia autonomia.
Intanto, l'economia americana era in pesante deficit, la disoccupazione era al 6,6% e l'inflazione era salita al 6,2%, il deficit federale era di circa 300 miliardi di dollari, quello commerciale di 120 miliardi e il debito estero era salito a 600 miliardi di dollari.

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Decidere da che parte andare no?

male male, il mercato prosegue il recupero e di conseguenza il teorico gain accumulato la scorsa settimana si assottiglia per quanto riguarda l'italia (+2%) e sparisce per quanto riguarda la germania dove la posizione aperta il 21/01 la chiudo perchè tassativamente non ci voglio rimettere.

i sù e giù senza direzionalità, di fatto il movimento laterale senza un trend quando si verificano mi rompono, non c'è niente da fare, fa parte del gioco (metodo).

quando non si può guadagnare va già bene non perdere.
però le briciole non le voglio dunque la posizione sull'italia la mantengo piuttosto uscirò pulito al netto delle commissioni come per il dax.

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