venerdì 28 gennaio 2011

Per capirci...

rispondendo a enrico... se andando a troie compie reati mi frega eccome!
- se ci va con delle minorenni mi frega
- se compie un abuso di potere con un poliziotto mi frega

- se contribuisco a pagargli la scorta e lui la usa per i cazzi suoi mi frega
- se il mio primo ministro si fa ricattare da delle puttane mi frega
- se il suo modello di vita fornisce un esempio devastante per il paese mi frega
- se con il suo comportamento espone al ridicolo il paese mi frega
- se con tutti i problemi che ci sono in italia, lui che ne è alla guida è così accecato dalla figa mi frega
- se con tutti i problemi che ci sono in italia, lui che ne è alla guida deve passare il tempo a cercare scappatoie legali per le cazzate che fa mi frega
- se per fare carriera nel suo partito contano più cosce tette e culo che cervello mi frega
- se insulta chiunque non stia dalla sua parte (magistrati, giornalisti, cariche istituzionali) mi frega
- se i suoi scagnozzi gettano infamità a mezzo stampa sui nemici mi frega
- se si considera un sultano impunibile che può fare e disfare il cazzo che gli pare mi frega

- se facendo tutte queste cose mi piglia per il culo mi frega

di contro se gli piace pigliarlo in culo, farsi frustare, mettere la tipa a novanta, le bionde di qua e le grasse di là, farsi leccare o leccare lui ecc. ecc. sono cazzi suoi.
come nel caso di vendola o della bocassini basta che:
- faccia tutto nei termini legge
- non stravacchi, insomma un pò di pudore
- rispetti gli altri e la carica che ricopre
- non mi pigli per il culo
(se si ritira a vita privata invece di questa serie mi interessa solo il primo punto.).


ps: ci sono molti SE, senz'altro sarà tutto falso.
bene e allora è nel suo interesse andare dal magistrato a fare un figurone.

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giovedì 27 gennaio 2011

Sono pieno

non voto da molti anni ma ora sto vacillando... ne ho veramente le balle strapiene... ho fatto il callo a tante porcherie ma in questi giorni siamo oltre ogni indecenza.

NO AL SULTANATO

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martedì 18 gennaio 2011

C'è chi parla fine... e chi all'amatriciana

mi viene segnalato che gianfranco fini, domenica sera ospite di fabio fazio abbia avanzato una proposta di ammodernamento del mondo del lavoro sul modello tedesco.
un blog troppo avanti c'era arrivato oltre un anno fa.... ;-)

so di ricevere anche visite dalla camera dei deputati... però...
ah a proposito, "cicchetto", non credo sia elegante che un senatore dica:
"(....) se ci stanno le condizioni (....)"

aò, nun semo ar bar....

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mercoledì 12 gennaio 2011

Che politici str.... straordinari

su una tematica così delicata e centrale quale la vicenda fiat è incredibile come il pd riesca a non prendere una posizione. come se un tifoso non sapesse per chi tifare al derby...
un partito che si astiene su una questione economica & sociale così centrale dice veramente tutto. cazzo esiste a fare???
un partito che si astiene di fatto dal fare politica è un partito???
tale silenzio riesce persino a spiegare come mai il berlusca nella sua immensa pochezza governi da così tanti anni (e chapeau per l'uscita odierna... tanto male che vada un "rifugio" ai caraibi c'è...).
e spiega pure benissimo perchè tanta paura delle primarie con vendola: li massacrerebbe.


ps: nello specifico io voterei NO perchè ai ricatti non ci sto e vorrei proprio vedere se vincessero i NO cosa farebbe marchionne... con la storia politica di fiat...
inoltre se vince il SI tranquilli che tra pochi anni avremo altri pezzi di diritti che andranno a farsi fottere. sono contro le lotte sociali, spiace che da tante parti le si solletichi...

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lunedì 10 gennaio 2011

Qui i consumi crollano... altrove esplodono

notizie di oggi che ben seguono il post dell'altro giorno:
- l'associazione cinese dei produttori di auto oggi esce con un report secondo il quale il numero delle auto vendute in cina ha raggiunto i 18,06 milioni di pezzi con un incremento annuale del +32%!!! (18,26 milioni quelle prodotte).
- qui in italia i consumi crollano in praticamente tutti i settori e siamo tornati ai livelli del '99, dato annuale a -2,1% (analisi di confcommercio) con conseguente calo del numero delle imprese, sono più quelle che chiudono che quelle che aprono.

numeri da brividi, anzi da apocalisse sotto tutti i punti di vista... e se su quello economico ho appunto già detto nel precedente post c'è anche da considerare la distruzione totale dell'ecosistema pianeta terra... altro che riduzione dei gas serra!!!
comunque per la cronaca, qui in liguria possiamo in pratica parlare di clima monsonico... un inverno con così tanta acqua non si ricorda a memoria di anziano cazzuto... piove sempre e c'è pure la nebbia... non si contano le giornate di lavoro perse... e questi sono bei colpi anche per le economie (minore dei mali si dirà ma qui importano solo i soldi di oggi senza pensare al domani).


ps: in tema auto, renault segna un record storico di vendite nel 2010 con un aumento del 14% rispetto all'anno precedente (l'italia quinto mercato al mondo per la casa francese con un +12,6% rispetto al 2009). i francesi sono avanti si sà... qui siamo fermi al teorema che devi distruggere per riorganizzarti... sui muri di torino compare la stella a cinque punte con la scritta "m. fottiti", beh, in effetti qualcuno fottuto mi pare ci sia.... ;-)

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venerdì 7 gennaio 2011

La stagione dei ricatti

le grosse aziende oggi hanno un'arma straordinaria: il controllo del mercato del lavoro.
infatti possono imporre alle autorità e ai lavoratori i loro piani industriali, spesso veri e propri diktat della serie
o accettate il nostro progetto / condizioni o noi ci trasferiamo in altro paese.
prendere o lasciare, le regole le decide la big azienda. o lavori alle mie condizioni o me ne vado dove mi conviene.
messi alle strette autorità e lavoratori si calano le braghe.

ma si dimenticano di una cosa, del fatto che anche loro hanno un'arma: il controllo del mercato del consumo.
se oggi i paesi più industrializzati che danno le migliori condizioni di vita ai cittadini (es. usa, canada, uk, germania, francia, italia, svizzera, nord europa, giappone, australia), facessero un accordo tra loro, della serie
diamo la possibilità di vendere all'interno del nostro gruppo solo ed esclusivamente quello che le aziende producono all'interno dello stesso
le stesse big imprese si troverebbero loro malgrado a dover scendere a patti.

oggi nello stesso gruppo di paesi le big industriali producono 50 e vendono 98.
io dico, nel gruppo produci 50? bene, vendi 50.
vuoi nel gruppo vendere 98? bene, produci 98.

se non si arriva a questo controricatto (che possono mettere in atto solo governi in buonafede ed estremamente solidi) continueremo a perdere produttività in modo inesorabile e lentamente perderemo anche il mercato del consumo (che oggi teniamo in piedi di fatto grazie alla droga dei debiti).
spostando la produttività inesorabilmente finiranno per spostare anche i consumi. a quel punto non avremo in mano più nulla.

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